La procedura di caricamento della applicazioni su AppStore richiede una serie di passaggi, tra cui l’approvazione di Apple stessa, che controlla il rispetto degli accordi di licenza e altri aspetti legali e di funzionalità del software. Purtroppo stavolta allo sviluppatore Khalid Shaikh è andata male: dopo aver sottoposto all’approvazione una serie di applicazioni si è visto revocata la licenza di programmatore per lo store di Apple per aver più di una volta violato i diritti di copyright (si parla di quasi un centinaio, non poca cosa …). C’è da chiedersi come mai Apple abbia aspettato così tanto, ovvero che le applicazioni totali di Khalid Shaikh raggiungessero quasi quota 1.000: forse ad Apple stava comunque bene il 30% dei ricavi dalla vendita di questi programmi, per lo più fotocopia e riprodotti in serie ma venduti a circa 5 dollari ciascuno. Molto probabilmente c’è sotto la spinta …
… di qualcun altro che ha reclamato il mancato rispetto dei diritti di sfruttamento di immagine relativo a foto e altri contenuti. Secondo iLounge – nostra fonte – nell’occhio del ciclone potrebbe finire anche Brighthouse Labs, colpevole di star distribuendo applicazioni “cloni” a fiumi, che soffocano il processo di approvazione, fin troppo lungo (in alcuni casi oltre le due settimane). A dire il vero Apple potrebbe anche assumere qualche persona in più visti gli astronomici risultati fiscali degli ultimi trimestri ma non c’è dubbio che in alcuni casi c’è proprio un abuso da parte gli sviluppatori che “spammano” programmi “replicanti” senza nessun valore aggiunto e per di più a pagamento. [Scritto da IL_MORUZ]