Premettiamo subito che agli americani piacciono i paroloni complicati: Tethering non è altro che la funzione che permette ad un telefono di interfacciarsi ad un computer (PC o Mac) e di funzionare alla stregua di un modem senza fili e consentire la navigazione via rete mobile, preferibilmente 3G. Fino alla presentazione del WWDC ’09, questa pratica non era supportata e a dire il vero impedita da Apple stessa, che per venire incontro alle esigenze commerciali del partner americano di riferimento (leggasi AT&T) ne aveva bloccato l’accesso e addirittura respinto un paio di applicazione che la sbloccavano. Ma cosa succederà dal 17 giugno? E soprattuto noi Italia avremmo convenienza ad usarla? Dopo il salto cerchiamo di analizzare quanto si conosce ad oggi …
iPhone & Tethering: questo sconosciuto!!
Al momento sappiamo che Apple supporterà la tecnologia per mezzo di connessione via cavo o Bluetooth e che non richiederà l’installazione di particolare driver o programmi sul computer, Windows o Mac che sia. Qui in Italia – carrier permettendo – dovremmo beneficiare della standard HSDPA fino a 7.2 Mbps, ma solo sul nuovo iPhone 3G S. E le tariffe? Se tutto dovesse rimanere così come adesso, il gioco non varrebbe la candela: i piani abbonamento di Tim e Vodafone – tranne che sui profili alti – offrono solamente un quantitativo di traffico compreso tra 1 e 2 Gigabyte, che impedisce di fatto un uso sufficiente del tethering. Conviene ancora acquistare una delle tante chiavette USB, che a prezzi modesti (tra i venti e i trenta euro al mese) offrono fino a 300 ore/mese di navigazione. Intanto gli smanettoni (e non solo…) che stanno già testando la versione 3.0 del nuovo OS di iPhone hanno già scoperto dei trucchi per poter far funzionare il tethering con le schede di altri operatori che non commercializzano il telefono (in Italia Wind e H3G). Letto su Melamorsicata.it [Scritto da IL_MORUZ]