Bene, amici audiofili iPoddisti!
Eccomi a voi dopo un breve periodo di assenza per farvi una recensione dell’oggettino in questione, il T-Amp.
Premetto che non sono un audiofilo esperto, ma un semplice appassionato che suonando anche uno strumento musicale pensa di avere un po’ di orecchio… Forse…
Bene, come mi aveva chiesto Andrea, oggi proverò a fare questo resoconto per capire se effetivamente vale la pena l’acquisto…
Comincio subito col dirvi che il “nanerottolo” si presenta come una scatoletta di plastica di dimesioni grandi circa 2 iPod messi vicino… Leggerissimo (pesa circa 300 gr.), sembra una cosetta deboluccia e un po’ poco rassicurante a vederla così, ma sapete la storia di Davide e Golia, no? Ecco, diciamo che questo è Davide, va!
La cosa che più lascia perplessi all’inizio è che è assemblato in Cina, ma vi posso assicurare che la qualità costruttiva è alta e che tutti i materiali sono made in USA…
Questo ampli usa una nuova tecnologia che sta prendendo sempre più piede nel settore dell’hi-fi…
In spiccioli, è un amplificatore integrato a stato solido, di classe T, basato sul chip TA2024 della Tripath che funziona, secondo il costruttore (la Sonic Impact, americanissima), con una tecnologia detta di “Digital Power Processing”. Offrirebbe la qualità di un ampli in classe A/B con l’efficienza di una Classe D (insomma, roba da intenditori!). Il datasheet ufficiale lo potete trovare sul sito della Tripath ed il T-Amp non è altro che l’applicazione precisa di quanto consigliato nel datasheet. Non è l’implementazione che fa miracoli, quindi, ma il chip stesso.
Il giocattolino offre una potenza continua di circa 6 watt per canale su 8 ohm, può essere collegato a diffusori da 8 o 4 ohm e funziona, udite udite, anche con 8 batterie stilo da 1,5 volts (!!!), oltre che con un eventuale alimentatore esterno (non fornito).
Ha i connettori a molla per le uscite diffusori, un ingresso singolo mini-jack per la sorgente (linea), una manopola di volume che funziona anche da interruttore on/off ed infine un led rosso che ne segnala l’accensione.
Bene, detto questo, passo a descrivervi le mie impressioni.
Dunque, l’ho collegato ad un pre chiamato T-Preamp perché utilizzo più apparecchi audio e quindi necessitavo un aiuto, ma il risultato è lo stesso, credetemi. Ho usato un alimentatore esterno da 5A (ampere) e 13,8 volts della Zetagi per dargli un attacco più deciso su certe frequenze, ma l’ho voluto provare anche con le batterie per capirne bene il suono.
Le casse che ho usato sono delle normalissime casse in legno truciolare due vie da credo 100W di potenza che appartengono al mio vecchio Pioneer DC Z-72 hi-fi entry level della fine degli anni ottanta. I cavi che utilizzo ora sono cavi con finiture dorate per ottenere una maggior qualità e risposta sonora, ma gli ho attaccato anche cavi da fare letteralmente vergognare ogni possessore di impianti audio di qualsiasi tipo… hihihihi!
Ebbene, quando ho acceso per la prima volta il T-Amp (dicono che bisogna aspettare 15 minuti perché si scaldi) collegato all’iPod è stata una meraviglia per le mie orecchie e mi è venuta proprio la voglia di esclamare “che piacere la musica!”…
Ho ascoltato per rendermi conto (perché non potevo crederci) da Pat Metheny ai Led Zeppelin a Franco Battiato a Henderson, Smith & Wooten scoprendo che il suono non aveva bisogno di aggiunte… Tutto era equilibrato e presente, distinguibile, corposo!!! Sembrava che i diffusori avessero improvvisamente ripreso vita dopo svariati anni di dormiveglia e cantassero di gioia… Io e mio padre ci siamo guardati e ci siamo messi a ridere… non ci potevamo credere…
La risposta tridimensionale poi che offre questo apparecchio è incredibile… Ti sembra quasi che i musicisti siano lì a suonare per te… Ho potuto notare addirittura il particolare di Billie Holiday che chiude le labbra e le riapre per cantare nel cd “Lady In Satin” e si riescono a distinguere molto bene le posizioni degli strumenti.
Sono risucito a distinguere chiaramente il battimento di note che produce il contrabbassista Paul Chambers nell’intro di “So What” nell’album “Kind Of Blue” di Miles Davis…
Un’altra cosa che mi ha fortemente impressionato è stato l’attacco e la presenza dei bassi che assolutamente non distorcono di una virgola…
Per quanto riguarda i medi e gli alti, direi sostanzialmente che escono fuori molto bene poiché non mi risultano sforamenti o incongruenze tra frequenze… Al contrario c’è una netta distinzione di tutto il range e la definizione del suono è limpida e precisa.
Con le 8 batterie da 1,5 volts il suono effettivamente -concordando anche con la recensione di Lucio Cadeddu di TNT-Audio- risulta più caldo anche se leggermente meno dinamico, però scusate, stiamo parlando di una robina da 47€!!!
In definitiva, la qualità sostanziale di questo aggeggio è fenomenale… Chiaramente, ho voluto ascoltare diversi formati audio (mp3, ACC, AIFF) e devo dire che ovviamente la resa massima si ha con l’audio AIFF… Ma gli mp3 ad alta qualità (320kbps, VBR qualità max, 48000Hz) tengono molto bene il confronto anche se si perde qualcosa ed il T-Amp non perdona su questo punto facendo notare molto bene la differenza tra i diversi formati…
Attaccato poi ad un lettore cd di qualità (io uso il mio Luxman D-321 del 1994), prende letteralmente il volo… Si possono scoprire particolari che non si erano sentiti prima e che il T-Amp riesce ad enfatizzare molto bene, come ad esempio il pedale non oliato di John Bonham in “Since I’ve Been Loving You”… Incredibile!
Insomma, ragazzi, il T-Amp veramente mi ha sconvolto e coinvolto… Per la prima volta ci si può avvicinare al mondo dell’audiofilia seria senza spendere una cifra… E poi vuoi mettere? Capita una festa, serve un ampli… ed eccoti il simpaticone che arriva con una durata di pile di 12 ore, quindi… Partyyyy!!!
Secondo me, siamo di fronte ad una piccola rivoluzione epocale…
Bene, adesso vi chiederete: costo totale dell’operazione T-Amp? Un’ottantina di € (ampli ed alimentatore). Livello di resa: come amplificatori blasonati da 2/3000 €… Beh, direi che non è proprio niente male!
E mi dispiace dirlo ancora una volta, ma sinceramente la Tivoli (che ho ascoltato molto bene da un mio amico che la possiede assieme alle casse sempre Tivoli) non c’azzecca nulla con questo ampli… La qualità costruttiva di quest’ulimo è solida e la resa in termini di hi-fi non ha paragoni…
Qui non si parla di accessori e sfizi, qui io sto parlando di suono puro, crudo, senza fronzoli, di una qualità audiofila senza confronti e di costi irrisori se pensiamo a quanto bisogna spendere anche per avere un dock serio per l’iPod… Quindi, telecomandi, radio e quant’altro vanno bene per i più ricercatini… a me come ho già detto, interessa il suono e se anche devo muovere un dito in più per regolare il volume ben venga…
Io lo consiglio fortemente a tutti e consiglio soprattutto di ascoltarlo (in tutte le condizioni possibili)!!!
Perché secondo me anche l’iPod può dare nuove sorprese in termini di qualità e di resa sonora e vi confesso che adesso non lo vedo più come un walkman evoluto… ma quasi come un piccolo hi-fi con la possibilità di ascoltare migliaia di canzoni… Fichissimo!!!
Comunque sia, leggetevi la recensione vera di TNT-Audio e avrete conferma di praticamente tutto ciò che vi ho detto http://www.tnt-audio.com/ampli/t-amp.html …
Beh, che dire… Questo è tutto. vi lascio 4 foto per vedere il T-Amp come l’ho sistemato.
Per l’acquisto potete rivolgervi qui http://www.thinkgeek.com/ (sito americano) oppure qui, se volete comprarlo in Italia http://www.playstereo.com/, ma il costo, fatti i conti è lo stesso.
Non mi resta che augurarvi un buon ascolto a tutti!
POLFUS.
Il costo in Italia del T-Amp è di circa 47/50 €