La notizia era nell’aria da tempo e finalmente è stata ufficializzata: è stato annunciato il lancio di Ultraviolet, una nuova tecnologia di protezione dei diritti audiovisivi (soppiantando l’attuale DRM) e di interoperabilità sui tanti devices che saranno in futuro in commercio. Lo standard debutterà ufficialmente in autunno e ha l’appoggio di quasi la stra-grande maggioranza delle major e dei produttori (circa una sessantina in totale), con l’eccezione di Apple e Disney. Fino ad oggi – dobbiamo dirlo – Apple ha avuto gioco relativamente facile ad imporsi visto che è stata la prima a cogliere la palla al balzo dello distribuzione digitale. Le cose potrebbe complicarsi ma è difficile che il vantaggio guadagnato venga perso: spetterà alle PR di Apple e varie divisioni commerciali stringere accordi in merito affinchè i contenuti di colossi come Comcast, 20th Century Fox, Paramount e Warner Brothers possano continuare ad essere venduti su iTunes Store. Qui dall’altra parte dell’oceano il tutto è sempre più nebuloso, dato che oggi – ad eccezione di Regno Unito, Francia e Germania, non è possibile acquistare o noleggiare nessun film. E’ abbastanza probabile che continueremo ad assistere ad un mercato Apple a due velocità, quello interno americano e quello più periferico della Vecchia Europa. Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi di Ultraviolet: in passato sono stati fatti esperimenti simili, ma sono miseramente naufragati. Letto su Punto Informatico [Scritto da IL_MORUZ]