Partiamo da un presupposto: sono di parte. Sono un fan degli Elio E Le Storie Tese, che indubbiamente sono tra i migliori musicisti presenti in Italia, e probabilmente la mia recensione risulterà leggermente inficiata da questo fanatismo quasi-estremo. Gli EelST escono oggi con un album-raccolta celebrativo dei 20 anni dalla pubblicazione del primo album “Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu” del 1989. I loro successi in versione orchestrale, in teoria, è il concept di “Gattini (Selezione Orchestrale Di Classici Nostri Belli)” che, già solo per il titolo, meriterebbe 5 stelle. Le loro canzoni registrate con l’apporto della Filarmonica Arturo Toscanini di Milano, erano fonte di curiosità per moltissimi fan, grazie alla fantastica complessità degli arrangiamenti della band, risultato della coesistenza di diverse menti musicalmente geniali.
Il risultato, però, è un disco meraviglioso da ascoltare ma che non mantiene la promessa. L’apporto dell’orchestra non è fondamentale, e tutte le canzoni acquistano nuova luce, ma non si presentano come qualcosa di più coraggioso e completamente rivoluzionato, come si pensava e come si desiderava. Il rischio di fare un disco troppo orchestrale, in effetti, sarebbe stato quello di creare un album di Elio & Orchestra, ponendo molti limiti agli altri componenti della band. Chi si aspetta una rivoluzione del repertorio eliano, in conclusione, rimarrà deluso, ma sarà contento di riascoltare i brani che ama, ancora una volta, con nuovi meravigliosi arrangiamenti. L’unico inedito non pone differenze alla resa dell’album, infatti “Storia di un bellimbusto”, non toglie nè aggiunge lucentezza allo smalto del microsolco, essendo nè la migliore nè la peggiore delle loro composizioni: senza infamia e senza lode. Le hits, invece passano attraverso momenti altalenanti, ma con alcuni episodi degni di lode: come la rilettura del capolavoro “La follia della donna (parte I)” con un’apertura corale da brividi o “Il vitello dai piedi di balsa” che avrà fatto impazzire gli orchestrali con i controtempi e che avvolge l’ascoltatore nel “boschetto della fantasia” con le sue atmosfere fiabesche e sognanti. Il culmine della perfezione si raggiunge, però (oltre alla cover di Rossini e del suo Barbiere di Siviglia) con l’ultima traccia, in cui Max Pezzali racconta le gesta del supereroe “Shpalman®”, in una versione piano e voce (o “Romanza da salotto” come cita il sottotitolo della traccia) quasi commovente. Come al solito le collaborazioni non mancano: Lucio Dalla (il “Dio” di “Psichedelia”), Sir Oliver Skardy (dei Pitura Freska), Enrico Ruggeri (che va alla ricerca del “mistero delle mestruazioni”) e Nicola Savino, nell’ormai celebre dialogo tra Renato Zero e Roger Waters al citofono. In effetti, non sarà ciò che ci si aspettava, ma è un bel disco, che fa ridere con le vecchie hit e addirittura fa (sigh!) emozionare pensando a quanto tempo sia passato. Eppure, ‘sti 20 anni, non si sentono. [scritto da Mm]
ELIO E LE STORIE TESE GATTINI (SELEZIONE ORCHESTRALE DI CLASSICI NOSTRI BELLI) 2009, Hukapan / Sony BMG ★★★ download da iTunes
TRACKLIST: #01 Gattini #02 John Holmes (una vita per il cinema) #03 Cassonetto Differenziato Per Il Frutto Del Peccato #04 Nella Vecchia Azienda Agricola #05 Pork E Cindy #06 Il Vitello Dai Piedi Di Balsa #07 Il Vitello Dai Piedi Di Balsa (Reprise) #08 Uomini Col Borsello #09 Essere Donna Oggi #10 La Terra Dei Cachi #11 Psichedelia #12 Il Rock And Roll #13 La Follia Della Donna (Parte I) #14 Shpalman® #15 Largo Al Factotum #16 Storia Di Un Bellimbusto #17 Shpalman® (Romanza Da Salotto) iTunes Bonus Track: Nubi di ieri sul nostro domani odierno (Abitudinario)