Ho sempre saputo di avere da qualche parte un Eroe musicale che mi stava aspettando, mancava solo il momento giusto per averne la consapevolezza, l’illuminazione, gli occhi aperti (in questo caso le orecchie), mancava qualcuno che mi dicesse: ti presento Giovanni Giorgio Moroder, lui è il tuo Eroe di sempre!
Da piccolo non ho mai avuto il poster del cantante simbolo appeso nella mia cameretta, forse perché sono approdato alla musica scelta da me in età relativamente “adulta”, verso i 18 anni, forse perché non ho mai avuto un tipo di musica nella quale identificarmi e che rappresentasse tutto l’universo musicale che mi piaceva, spaziavo dal rock alla dance al rap.
Oggi che ho 41 anni, ho finalmente scoperto il mio Eroe di sempre, quello che di “nascosto” (da me ovviamente) ha creato la musica che ho sempre ascoltato ed amato, quello che ha inventato il click nella musica elettronica, quello che ha fatto la storia della musica, quello che è stato protagonista della musica mondiale del ‘900, insomma un mito vivente.
Questa clamorosa scoperta è avvenuta grazie ad un album di musica elettronica (R.A.M. Random Access memories) prodotto e realizzato dal duo francese dei Daft Punk, dei quali mai in precedenza avevo acquistato un album intero, al massimo un paio di brani, ma questa volta grazie ad iTunes che ha messo l’anteprima per intero del loro nuovo album, ho avuto l’illuminazione.
Ascoltando con curiosità la bellissima traccia 3 dal titolo Giorgio by Moroder, mi si è aperto un mondo. Mi ha incuriosito la varietà musicale del brano e soprattutto la voce di questo signore che racconta la sua vita, la sua giovinezza del voler suonare e comporre della musica e nel voler inseguire un sogno. Mi ha attratto la sua storia raccontata in una canzone, brano trasformato in poesia dalla maestria dei Daft Punk, del suo essere partito con determinazione da un piccolo paesino per raggiungere un obbiettivo, senza nessuno che gli dicesse cosa fare, ha iniziato la sua carriera senza preconcetti, partendo da zero e raggiungendo traguardi straordinari.
Questo signore si chiama Giovanni Giorgio Moroder, italiano, italianissimo. Il suo vero nome è Hansjörg, nato a Ortisei (Val Gardena) nel 1940, ed è praticamente l’italiano più influente della musica italiana di cui andare giustamente fieri, ma il suo nome non è conosciuto come quello della Pausini, di Pavarotti o altri. Giovanni ha solcato il panorama musicale mondiale, vincendo riconoscimenti e premi di ogni genere, ovviamente arrivando anche a quelli più prestigiosi come l’Oscar per ben tre volte, migliore colonna sonora per il film Fuga di mezzanotte – Midnight Express, migliore canzone per “Flashdance…What a Feeling” dal film Flashdance, migliore canzone per “Take My Breath Away” dal film Top Gun ed anche il Grammy Award nel 1998 per “Carry On” con Donna Summer. Ha scritto brani per il film Scarface e American Gigolò, oltre a musicare un paio di edizioni delle Olimpiadi (Los Angeles e Seoul), ha lanciato e collaborato con star internazionali di qualsiasi livello.
Francamente riportare una lista completa di tutte le collaborazioni di Giorgio è un impresa mastodontica, ma vi cito solo alcuni nomi, tipo Elton John, Freddy Mercury (Queen), Eurythmics, Falco, Gianna Nannini, Edoardo Bennato, Adriano Celentano, Janet Jackson, Barbra Streisand, David Bowie, Cheer, Chaka Khan, Blodie, Olivia Newton John, Sabrina Salerno ed un infinità di altri.
Ma a parte i nomi noti, quello che è importante (almeno per me e probabilmente per qualcuno di voi), è il fatto che abbia dato impulso alla musica elettronica, e che abbia reso (musicalmente parlando), la nostra vita più bella.
Grazie Giorgio.
My name is Giovanni Giorgio but everybody calls me Giorgio
Music is Love!