Marco Mennillo per iPodmania ha avuto la possibilità di intervistare una promessa emergente della musica italiana, Enrico Nigiotti. Enrico arriva alla pubblicazione del suo primo ed omonimo album “Enrico Nigiotti” e dopo la fortunata partecipazione al talent show “Amici”.

Nella chiacchierata, Enrico ci racconta dei suoi esordi, del rapporto con il programma televisivo e con la discografia, raccontandoci anche la genesi del suo album e…la playlist delle sue canzoni preferite!

Nella pagina interna l’intervista

Mm: C’è un po’ di snobismo rispetto a quelli che, come te, escono dai talent. L’esplosione c’è ma tutti partono un po’ prevenuti verso gli artisti usciti da questi programmi. Ascoltando il tuo disco, è composto in un genere che non c’entra nulla con lo stereotipo dell’”artista da talent show”, essendoci brani molto rock. Adesso, pensi che quest’etichetta ti possa stare stretta e coprire il lavoro che hai fatto o che tu possa sfuggirne?

Enrico Nigiotti: Innanzitutto io ho la fortuna di non essermi mai sentito “Enrico di Amici” ma mi sono sempre sentito Enrico Nigiotti…e ho portato ad Amici il mio genere musicale che è completamente diverso da quello degli altri dischi usciti da Amici, ma non m’interessa. Magari l’anno prossimo ci sarà un altro cantautore che farà il mio stesso genere e gli diranno che vuole ricalcare le mie orme…le etichette non mi interessano e comunque stiamo cercando (con la casa discografica) di promuovere il disco di Enrico Nigiotti e non di “quello di Amici”

Mm: Tralaltro, io che non seguo particolarmente il programma, ti conoscevo soltanto perchè qualche volta ho sentito parlare le mie compagne di classe, però quando ho visto il disco ho pensato che fosse l’album di un artista emergente, punto e stop, senza nessun riferimento alla tua partecipazione ad Amici…è una cosa che mi ha incuriosito molto, visto che altri hanno, tipo, anche l’adesivo sulla copertina e cose così. Questa scelta è tua o della label?

EG: Della Sugar, senza dubbio. E mi ha fatto anche piacere, però, come ti ho detto, non ho mai avuto paura di diventare “quello di Amici”, perchè alla fine è una vetrina, un trampolino, una cosa da cui partire. Prima ero “Enrico di Amici” e ora sono un artista emergente Sugar a tutti gli effetti.

Mm: E non hai avuto paura neanche prima?

EG: No, guarda, io Amici prima di farlo non l’ho neanche poi guardato così tanto. Però ormai in Italia la musica va in un certo modo e se non passi attraverso alcune vetrine non fai niente. Poi, ti dirò, è un’esperienza bellissima che consiglio a tutti, si diventa una famiglia, si impara, si studia, umanamente conosci tante persone bellissime, io ho conosciuto Elena…e poi sei mesi vitto e alloggio pagati da Mediaset, è un’esperienza che non rinnego assolutamente.

Mm: Ora basta parlare di Amici e parliamo di te, però. Ascoltando il disco, ho trovato le tre canzoni scritte da te molto Rock e qui è d’obbligo la classica domanda che si fa all’artista emergente al primo disco: quali sono i tuoi artisti di riferimento, quelli ai quali ti sei ispirato o quelli che da piccolo ti hanno influenzato?

EG: Ah beh i classici artisti rock…Hendrix, Nirvana, gli italiani del cantautorato tipo Tenco, Finardi…e poi Jeff Buckley, che per me è un dio. Cioè…se mi chiedi quale sia il migliore cantante della storia del mondo ti rispondo sicuramente Jeff Buckley. Poi io ascolto tipo per un anno la stessa cosa, poi passo a qualcos’altro, e poi trovo qualcos’altro che mi piace, poi esce qualche altro gruppo, e tutti un po’ influenzano. Anche perchè una cosa io l’ascolto prima fino al vomito, tutto il giorno tutti i giorni, poi cambio; prima mi faccio dare dalla musica tutto quello che mi può dare, e poi la abbandono dopo che è un po’ dentro di me.

Mm: Anche con le donne fai così?

EG: Ehm…si, prima si, ma ora ho messo la testa a posto.

Mm: Tu che ci sei appena entrato, come vedi il mondo della discografia attuale?

EG: Io ti posso dire di essere stato fortunato, perchè sono entrato in una etichetta indipendente che comunque abbia un certo peso, come la Sugar, che produce artisti come Elisa, Negramaro, Bocelli…ed essendo una indipendente allo stesso tempo ti lascia abbastanza libero però sei seguito, sei coccolato, controllato e poi è garanzia di qualità.

Mm: Tra i brani del disco, scritti da te o no, qual’è la tua canzone preferita tra le tue e tra quelle che hanno scritto per te.

EG: Tra le mie, quella che adoro è “Tu incantevole” che è disponibile soltanto nella versione di iTunes e non nel cd e poi tra quelle scritte da altri sicuramente “Libera Nel Mondo”.

Mm: Immagino che tu le sia affezionato anche per i ricordi legati al programma, al recording del disco, com’è stata la produzione dell’album?

EG: Bella, pensa che abbiamo iniziato a registrarlo a scuola, durante il programma, che mettevamo le prime voci alle canzoni…poi per metà anche fuori, ho lavorato con professionisti che si sono dedicati al disco e ho imparato tantissimo…

Mm: Anche io scrivo canzoni, quindi sono curioso di sapere tu quando abbia cominciato a scriverne e a fare il tuo percorso artistico da cantautore.

EG: Guarda, ti dirò, io ho scritto a 19 anni, in quinta liceo quattro canzoni, con quelle canzoni ho fatto il provino ad Amici al primo provino m’han preso e poi da Amici m’han preso alla Sugar, quindi sono stato molto, molto fortunato. A Livorno si dice che c’ho “‘i culo rotto”! Mi è andata sempre bene al primo colpo…ora sono al primo disco e speriamo vada bene!

Mm: Visto che iPodmania parla di iPod, Musica, Apple e Tecnologia applicata alla musica, quanto il computer e la tecnologia ti hanno aiutato nella tua carriera musicale?

EG: …Beh, a dir la verità io il computer lo so usare giusto per andare su YouTube e poco altro. Mia sorella magari vuole insegnarmi ma non ci riesco. Internet serve molto alla musica per scoprirne di nuova, conoscere i grandi artisti del passato…per esempio io amo vedere i video Live e su YouTube ci sono cose rarissime dei miei artisti, appunto Hendrix, Buckley…mi dispiace che non ci sia l’ultima performance di Tenco prima del suicidio…

Mm: Ultima domanda, nonchè la più difficile, qual’è la playlist di Enrico Nigiotti?

EG

Luigi Tenco La Ballata Dell’Amore

Piero Ciampi Il Vino

Eugenio Finardi Un Uomo

Jeff Buckley Grace

John Mayer Gravity

[intervista di Marco Mm Mennillo]