Caro Califfo,

ho appena letto sul sito del corriere del tuo stato di indigenza nel quale sei caduto dopo la rottura delle vertebre (ben 6) a causa di una rovinosa caduta dalle scale. Sono molto dispiaciuto di quanto ti è successo, purtroppo è una problematica comune che colpisce le persone anziane, d’altronde i tuoi 72 anni ti raccomanderebbero una vita più accorta, ma gli incidenti purtroppo capitano, è la vita che ci vuoi fare, spero che comunque tu ti possa rimettere al più presto per continuare la tua vita dissoluta e deliziarci ancora con i tuoi intramontabili successi.

Mi sono preso la briga di scriverti non solo per mandarti una manifestazione di affetto ad un “nonnetto” della musica che tanto ci ha fatto sognare, ma anche perché francamente sono un po’ (anzi decisamente) disgustato dalla tua richiesta di l’elemosina di Stato tramite la legge Bacchelli. Spiego meglio a chi non conosce il fatto: Il nostro caro amico Califfo, dopo la sua caduta, ovviamente è dovuto stare un periodo a riposo per riprendersi dall’incidente, e questo lo ha portato ad una diminuzione delle sue cospicue entrate dai concerti e comparsate varie. Cosa ti ha ben pensato il nostro Califfo, coadiuvato dal Senatore Gramazio?!? Di richiedere il sussidio mensile vitalizio per persone che hanno dato lustro alla cultura italiana e che sono cadute in disgrazia. Fin qui nulla di grave, se non fosse che il nostro amico Califano riceve dalla Siae ben 20.000 € ogni anno, cifra ben al di sopra di uno stipendio di un italiano medio o dir si voglia pensionato. Tra parentesi è più o meno la stessa cifra che guadagno io all’anno sgobbando dalla mattina alla sera ed immagino che sia la stessa cosa per tanti di voi che state leggendo. Per non parlare poi dei miliardi che il signor Califfo si è sperperato nella sua vita di vizi e stravizi tra belle macchine e meretrici… pardon… mignotte!

Allora sai che c’è caro il mio Califfo, come dici tu, tutto il resto è noia, no no infatti, non ho detto gioia, ho proprio detto noia, quindi facci il favore, chiedi scusa pubblicamente a tutti coloro che campano con 400 € al mese, e che si sono sentiti offesi dalle tue basse insinuazioni, non ce la fai a campare con 20.000 € all’anno? Pensa noi che campiamo con molto meno e abbiamo da pagare mutui, affiti, scuole dei bambini e bollette varie, ti sei sperperato tutto a mignotte… be’ almeno te la sei goduta, adesso tieniti quello che ti è rimasto ed accontentati, di certo non puoi venire a chiedere i soldi allo Stato che è con le pezze al culo e ci sta’ tagliano tutto il tagliabile. Hai fatto la cicala invece della formica?!? Bene, adesso ridimensiona le tue pretese e non rompere i cojoni, invece di vivere nel villone di Acilia, prenditi un monolocale, vedrai che i 20.000 euro ti basteranno sicuramente!

baci, con affetto

tuo Andrea