Noi siam qua a pensare ai generi musicali, alla discografia che fallisce, e nessuno pensa seriamente a soluzioni per salvare il tutto. La strategia migliore, forse, è fregarsene. Delle etichette, dei vincoli che ci si impone senza alcun motivo reale. Uno di questi è l’artista di cui vi parlo, che proprio grazie alla libertà espressiva è diventato ciò che è. Vi avviso, inoltre, che questa recensione sarà completamente priva delle parole Fratello e Fabri Fibra. Nesliving Vol.3 – Voglio era attesissimo dalla fanbase di Nesli, al secolo Francesco Tarducci, da un decennio sulla scena Rap, ma con una marcia in più. Il suo non è Rap, non lo è più da un po’, da quando ha capito che la sua poesia avesse tutte le carte in regola per diventare altro. Così come un artista può essere altro, può pubblicare singoli senza limiti di album, può incontrare i fan in oltre 60 città, può regalare versioni alternative delle proprie canzoni, può leggere i commenti e ascoltare i fan pubblicando gli accordi per chitarra di un brano. Può rischiare il suo passato indie concedendo a un artista sfacciatamente pop come Tiziano Ferro di cantare il suo brano più celebre e bello, La Fine, per puro amor di musica e per il gusto di ascoltare le proprie parole e note cantate da 55.000 persone allo Stadio Olimpico. E comunque uscirne illeso. Perché?
Per la purezza della scrittura e la semplicità della produzione, per la qualità innegabile dei testi e degli arrangiamenti. Voglio, terzo capitolo di una trilogia di album intimisti del cantautore (SI, È UN CANTAUTORE. PUNTO.) di Senigallia è pieno di BELLE CANZONI. Non canzoni Rap o canzoni d’autore: una giusta via di mezzo senza definizione, tra il pop e l’elettronica, tra il silenzio e la parola. Lo stile electro-poetry che ci ha insegnato ad amare Lorenzo Jovanotti, ma scritto da una persona che ha una quindicina di anni in meno. La dichiarazione di Ti Sposerò, la preghiera d’amore di Se Vuoi, la speranza di Solamente un incubo, l’ariosità di Respiro, l’ottimismo di Voglio, ritornelli perfetti per dei tormentoni, frasi ripetute che sono versi poetici e anche slogan, perfette per essere scritte sulla Smemo, su Twitter o su Tumblr. Come J-Ax (altro storico Rapper prestato al cantautorato), Nesli scrive versi perfetti per rimanere nell’anima di chi ascolta ma anche sulla pelle, rime perfette per essere tatuate. Melodie semplici, imperfette, nate dalla fantasia di un ragazzo semplice, che vede nella forma musicale un’esigenza di espressione genuina. Tra un quindicenne che scrive canzoni per caricarle su YouTube e lui, c’è lo stesso entusiasmo come legame. L’esigenza è raccontarsi: come persona e come rappresentante di una generazione imperfetta come la voce (bellissima, anche se/proprio perché imperfetta) e come la produzione che mescola mondi diversi, quello acustico e quello elettronico, senza paura di rischiare, diventando, di fatto, uno dei dischi più innovativi dell’anno (2012). Esce in maniera alternativa, per un’etichetta indipendente e senza promozione massiccia, soltanto con il tam tam e il passaparola e una fanbase accanita, entra direttamente alla numero uno in classifica. Un sogno. Realizzato e giusto.
Tanto che il buon Frà ha voluto festeggiarlo con un ulteriore regalo: Come a Natale, EP natalizio di 5 tracce tratte da volume 3 rilette in chiave acustica, chitarra e voce. La vena cantautorale viene fuori in maniera ancora più evidente, così come inedite pieghe della voce, ancor più libera e “da cantante”. Le parole diventano ancora più emozionanti e oniriche, ti trascinano e andresti di corsa a tatuartele.
Nesliving Vol.3 – Voglio e la sua appendice Come A Natale (Chitarra E Voce 1) (non più disponibile su iTunes ma reperibile su YouTube liberamente, perchè «La Musica Deve Girare», come dice Nesli stesso) sono due segnali di un artista che dobbiamo assolutamente tenere d’occhio, una delle BELLE cose nuove che abbiamo in Italia, una delle entità artistiche di cui abbiamo bisogno, nonostante l’esclusione improvvisa da Sanremo 2013 (ci perdono loro, sicuramente) e nonostante Nesli sfugga da ogni tipo di etichetta. La chiave per comprenderlo a pieno è uscire alle 2 di notte in macchina, mettere il disco nell’autoradio e ascoltarlo così, accendendo l’auto subito dopo l’intro e all’attacco di Perdo Via. Poi fatemi sapere. Davvero.
[scritto da Mm]
NESLI «NESLIVING VOL.3 – VOGLIO»
★★★★
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#01 INTRO
#02 PERDO VIA
#03 SOLAMENTE UN INCUBO
#04 RESPIRO
#05 TI SPOSERÒ
#06 VOGLIO
#07 SE PUOI
#08 PARTIRÒ
#09 VOCE
#10 GUARDA L’AMORE COSA FA
#11 DAVANTI AGLI OCCHI
#12 L’UNICO GIARDINO