altIniziato il 2013, possiamo dire che una delle cose che musicalmente, in Italia, ha segnato l’anno appena concluso è, senza dubbio la sesta stagione (dei record) di X Factor. La corazzata Sky messa in gioco verso la ricerca della nuova popstar italiana, ha certamente avuto un risultato tangibile, in termini di popolarità e anche di qualità. Mai nessuna edizione di XF ha avuto questo successo di ascolti, voting, applausometri e anche la precisione chimica della produzione dello show è innegabile. Dal (bravissimo, oltre ogni complimento) conduttore Alessandro Cattelan, fino ai quattro giurati Simona Ventura (stratega e furba), Arisa (sfortunata e di cuore), Elio (combattivo e testardo) e il vincitore dei primi due gradini del podio, Morgan, disposto a tutto per amor di musica. Quest’anno, il talent ha già regalato alla discografia diversi prodotti, tra EP e singoli inediti e daremo un’occhiata a tutti questi, a prescindere dalla vittoria schiacciante della meravigliosa Chiara Galiazzo, mostrando pregi e difetti di ogni produzione musicale targata #XF6

DONATELLA Fooled Again – single

Non sono affatto grandi voci, le pronunce non sono perfette, ma la produzione è impeccabile, l’idea discografica è ottima. La canzone è stata cucita addosso al loro personaggio, forse addirittura meglio di alcuni inediti presentati in trasmissione. …ma il futuro? Speriamo in bene per loro.

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FRÈRES CHAOS Coltiva L’inverno – single

Voce di Manuela: OK. Voce di Fabio: Non Pervenuta, ma va bene visto che il loro bello è l’intreccio tra le due personalità vocali. Interessante l’arrangiamento, interessantissimo il testo, scritto da loro, peccato per l’aura truzza che circonda tutto il singolo, se solo fosse stato electro…

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DANIELE Un Giorno In Più – EP

L’inedito di Daniele è come la Ventura: svilisce decisamente il talento del bravissimo interprete, si sente a 40km che è stato scritto in inglese e poi tradotto in maniera superficiale, giusto per farlo andare in metrica. Gavin DeGraw non avrebbe fatto così male. Bruttina forte. Per le cover si è andato sul semplice: I don’t wanna miss a thing è un esercizio facile facile, con la base simile all’originale e la sua bellissima voce, forse TROPPO semplice, per quanto pregevole. Bella senz’anima. A seguire Skyfall, ovvero una cover di Adele con l’arrangiamento ispirato a The Show Must Go On dei Queen: un’idea in teoria geniale, in pratica valevole di denuncia. È stata già deludente durante il Live, soprattutto il finale con il tempo raddoppiato. Particolare e interessante ma proprio no, per cortesia no. A chiudere l’EP (soltanto digitale e dalla copertina veramente agghiacciante, a partire dalla E rigirata che NO, PER CARITA’ NON RICORDA EMINEM) c’è Madness: finalmente una canzone per cui spendere dei soldi, cantata benissimo e piena di emozione, un’interpretazione tra le migliori dell’intera edizione del talent, anche se mezz’ora in più in studio poteva essere spesa e far registrare allo stesso Daniele i cori portanti nel brano dei Muse. In sintesi l’EP di Daniele è una miniera d’oro (la sua voce) sfruttata male, malissimo. Riscattati Coletta. L’ultimo messaggio va alle fan di Daniele che su twitter hanno creato l’hashtag #VogliamoIlCDFisicoDiDaniele: avete, con affetto, rotto le palle. <3

Esibizioni mancanti nell’EP: Love is a losing game e Tutti i miei sbagli, anemozionali, ma meglio di quelle inserite.

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CIXI Non sono l’unica – EP

Cixi si è fatta amare subito per la spontaneità, che nell’EP viene fuori tutta, un’ottima scelta dei brani. Il singolo non è un capolavoro, ma si appoggia a meraviglia sulla voce della piccola Eleonora, soprattutto nella versione acustica disponibile su YouTube mentre la versione ufficiale, per quanto pregevole è un po’ troppo vecchia per la sedicenne pandosa. Infatti il meglio viene fuori negli episodi alternativi del disco: una Turning Tables da brividi (SI, Adele è alternativa, o almeno lo era quando è uscito 21, mai nessuno aveva osato così tanto nel pop) e una You’ve Got The Love che è una vera meraviglia. Sing it back, per quanto arrangiata bene è l’anello debole del disco che però si riprende con Right To Be Wrong, una apologia degli errori dei teen, che cantata da una teen ha valore doppio, soprattutto se la teen in questione ha questo talento. il vero pregio dell’EP è che ti fa venire voglia di ascoltare di più.

Esibizioni mancanti nell’EP: You need me, i don’t need you, scelta da Cixi durante la prima finale dello show, azzeccatissima e danzereccia, degna sostituta di Sing it back.

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DAVIDE 100.000 parole d’amore – EP

Boiler di tutta Italia, unitevi. Diversamente da Daniele, il progetto di Davide (l’unico EP completamente in Italiano, tra quelli usciti da #XF6) creato dalla Ventura è stato perfetto: farsi amare dalle directioner e dar loro un prodotto su quello stile. 100.000 parole d’amore, è una canzone scritta e costruita bene. Forse anche troppo costruita per avere un’anima. Il resto dell’EP suona di Karaoke, con magistrali (e inutili) esecuzione di A Chi Mi Dice, Vieni Da Me (rovinata nell’arrangiamento da una orrenda batteria elettronica ma con un giro d’archi interessante) e le distruzioni totali di È L’Amore Che Conta e In Un Giorno Qualunque, tentativo di far piangere le ragazzine durante i loro problemi amorosi. Fallito. Cantare bene non basta.

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ICS Autostima di prima mattina – EP

L’EP di Ics NON è Ics. Sia chiaro. La vera natura di Ics verrà fuori nel prossimo disco, se e quando uscirà, con i suoi testi al centro e non come contorno di cover scritte da altri, ma già la premessa sembra buona: si tratta dell’unico EP con due inediti, oltre alla particolarissima e divertente Autostima di prima mattina, scritta insieme a Morgan, c’è Lei è come te, una traccia proveniente dal suo repertorio underground ri-prodotta dal grande beatmaker Big Fish, che avvicina l’amore per la musica all’amore verso una donna. Notevole. Iodio è arrangiata bene, Vengo Anch’io in versione electro è resa moderna e particolare e The Invisible Man è stata una delle esibizioni migliori, e i testi in versione estesa danno il tocco in più di personalità, rispetto al piattine stilistico dei prodotti usciti dal talent. Ora, passiamo agli inediti.

Esibizioni mancanti nell’EP: Der Kommissar, la vera rivelazione del talento di ICS, esclusa inspiegabilmente. Ma anche 21st Century Skizoid Man, volendo.

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CHIARA GALIAZZO Due Respiri – EP

Chiara era programmata per vincere, Morgan l’ha capito e l’ha armata bene. Due Respiri per quanto si voglia far pesare il pregiudizio erotico (nel senso di “relativo ad Eros”) è una bella canzone, radiofonica, non banale, scritta bene. Non calza a pennello su Chiara, sarebbe stato sufficiente un minimo di impegno in più nell’arrangiamento ma, per adesso, basta e avanza. Il resto dell’EP è una collezione di cover che sembrano provenire da un’artista affermata, vocalmente perfette ed emozionali e dalla produzione sempre innovativa. Over The Rainbow prodotta direttamente da MarcoMorgan (con autocitazioni della sua Crash) è un gioiello, I Want To Hold Your Hand romanticissima. Ci viene offerto uno spunto di curiosità nella storia del cantautorato italiano con la bellissima L’Amore È Tutto Qui di Piero Ciampi e l’EP si conclude con il vero azzardo vinto dell’edizione: The Final Countdown in versione Tango, a tutti gli effetti la prima Numero uno in classifica di Chiara (andò prima il giorno dopo la sua esibizione sul palco di X Factor). Il più completo tra gli EP, quello che, complice la presenza fattiva di Morgan nella produzione, più incuriosisce verso un disco di inediti che arriverà con la partecipazione Sanremese di Chiara.

Esibizioni mancanti nell’EP: I was made for loving you, per quanto completamente fuori dal mondo di chiara, è stata un’esibizione meravigliosa e meritava di essere nel disco quanto e forse più della cover dei Beatles, ma soprattutto Stardust in duetto con MIKA, un capolavoro.

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