È definitivo: io alle cose ci arrivo dopo, molto dopo.

Perchè Elisa è una cantante bravissima, una songwriter di talento e una artista multiforme e poliedrica, e la adoro già dai tempi di “Labirinth” e poi da “Luce (tramonti a nord-est)”, manco a parlarne. Però il primo disco che ho comprato è stato Pearl Days, del 2005 e poi la raccoltona Soundtrack, che ha ricordato a tutti quanto la signorina Toffoli fosse brava. Soltanto una assurda svendita in un centro commerciale, mi ha portato a comprare tutta la sua discografia. E ora, che ho trovato “Heart” ad un prezzo assurdo in un altro centro commerciale, l’ho comprato. Ed è qui, mi guarda con il suo meraviglioso packaging in cartone riciclato a forma di libretto (uno dei dischi dall’artwork più bello che io abbia mai visto). Ecco, se l’avessi comprato nel momento dell’uscita, l’avrei scoperto prima, e invece ci sono arrivato dopo come sempre.

Heart è il sesto album di studio nella carriera della cantante di Monfalcone, arrivato insieme ad una figlia e ad un amore, Andrea Rigonat, con il quale condivide anche la firma della produzione di questo disco. La voce è cambiata, e lo si sente appena si schiaccia play. La voce è la prima cosa che colpisce, più bella, più estesa, più precisa, più definita, più pulita. Il vero e proprio talento di Elisa è la voce e in questo disco si può sentire al massimo. In aggiunta troviamo una produzione dei suoni, degli arrangiamenti, dei synth, davvero lodevole e curata. Dal noise iniziale di “Vortexes” in poi è tutta una particolarità sonora. I testi sono in pieno stile Toffoliano, con riferimenti allo spazio, al tempo, ai colori, ai suoni. Le liriche di Elisa sono da sempre costellate di accezioni sensoriali, e la cosa ci piace e tanto, perchè ti trasporta altrove. “Vortexes” affascina per la pronuncia e per le sonorità, “All I Need” è una ballata molto dolce, “Anche se non trovi le parole” è una bella canzone, per quanto lontana dalle vette che ha raggiunto in passato Elisa con le canzoni in italiano. Sono perfettamente amalgamate ballate, canzoni dannatamente rock e estremamente belle, con orchestrazioni non banali e mai scontate su cui la voce (il gioiello di cui sopra) si stende con perfezione (ascoltare “This Knot” per apprezzare la precisione della nostra). Prima del supermegastrasingolone “Ti Vorrei Sollevare” con Giuliano “negramaro” Sangiorgi di cui è anche inutile parlare (perchè è il classico singolo di traino di un album di Elisa: potente, d’impatto, bello) arriva la cover tutta Synth e arpeggiatori di “Mad World” dei Tears For Fears, ispirata però alla versione della soundtrack di Donnie Darko, prima sussurrata, poi urlata.

Una delle canzoni migliori dell’album è SENZA DUBBIO (e lo scrivo in maiuscolo perchè è giusto sia così) “Your Manifesto”, una canzone che potrebbe essere uscita dalla storia del Rock’N’Roll, dove la capacità della Elisa produttrice si è fatta sentire tutta e dove l’arrangiamento, il testo e soprattutto (aridaglie) la voce si incastrano, rendendola una traccia unica, particolare, memorabile.Dalla seconda metà del disco in poi Elisa diventa più riflessiva, dalla ricerca di un punto di riferimento di “The Big Dipper” a quella di autostima in “Someone to love”, quella di certezze nella bellissima “Poems by God”. Poi arriva “Coincindences”, scritta ai tempi del primo album nel 1998 e “Lisert”, in omaggio alla propria patria e alle proprie radici. Adesso l’altro pezzo forte. “Forgiveness” in duetto con Antony Hegarty, mica l’ultimo fesso, che decide di cantare questo brano testoemusicadielisatoffoli portandole un valore aggiunto, giusto prima del finale con la dolcissima “Dot In The Universe”.

Non sarà il disco più riuscito della sua carriera, con troppe canzoni belle e poche DAVVERO (riecco il maiuscolo) memorabili, però è un disco in cui Elisa ha messo tutta se stessa, dando il meglio e anche dando il proprio cuore, Heart, appunto. Mi sembra quasi uno di quei dischi che tra qualche anno suonerà come un capolavoro. Sai com’è, io alle cose ci arrivo sempre dopo.

[scritto da Mm]

ELISA
HEART
2009, Sugar
★★★
disponibile in: CD / Download Digitale (iTunes)
TRACKLIST
#01 Vortexes
#02 And All I Need
#03 Anche Se Non Trovi Le Parole
#04 This Knot
#05 Mad World
#06 Ti Vorrei Sollevare – Featuring Giuliano Sangiorgi
#07 Your Manifesto
#08 The Big Dipper
#09 Someone To Love
#10 Poems Of God
#11 Coincidences
#12 Lisert
#13 Forgiveness – Featuring Antony
#14 Dot In The Universe