Diciamoci la verità: vincere il festival di Sanremo è una rottura di cazzo. Tutti gli occhi puntati addosso, soprattutto se hai vinto anche un talent in passato, se sei pieno di ragazzine e fan gggggiovani con cinque g e sei fregno. Tutto ciò appartiene a Marco Mengoni, uno dei migliori cantanti che abbiamo in questo paese, uno dei pochi che possa davvero ambire a una ribalta internazionale. Ha vinto Sanremo con una canzone molto bella, e nonostante ciò il disco non è uscito a ridosso della kermesse, anzi, a quasi tre settimane di distanza, senza paura di rischiare. L’album «#ProntoACorrere» è il ritorno sulle scene attesissimo e curato nei minimi dettagli, con un nuovo team di lavoro, una nuova produzione, stessa label (ahia). L’artwork curatissimo, la copertina positiva e piena di tensione allo stesso tempo, la scelta di presentare l’album in un’Accademia di Belle Arti, il titolo hashtaggato (e, nel retro copertina anche tutti i titoli, porcata allucinante, ma dettagli) tutte cose che, da sole, avrebbero riempito una cartella stampa, e il disco sarebbe stato identico anche se Marco non avesse trionfato al festivalone. Così come L’Essenziale, sarebbe stata una hit anche da seconda classificata o da terza o da quindicesima o da ultima: è una canzone bella, struggente, piena di cura nella produzione e terribilmente emozionale ed emozionante, senza contare la performance vocale di Marco che punta alla sottrazione dei suoi vocalizzi soliti (concentrandosi sulla melodia in maniera essenziale, appunto) regalandoci una canzone pop si può dire, perfetta.

Differentemente dal precedente Solo 2.0 (estremamente più maturo e rock) qui il campo d’azione si divide in diversi ambienti: quello pop, è, purtroppo, un po’ meno forte di quanto si vorrebbe: Alcuni brani semplici, composti con attenzione ma non alla pari della traccia d’apertura, spesso troppo forzatamente “importate” (La Vita Non Ascolta riesce malissimo, con alcune forzature nel testo) mentre Bellissimo, per quanto sia figlia di firme eccellenti (Nannini/Pacifico/Tagliapietra), rinnega il suo titolo. Pronto A Correre riesce, finalmente, nell’intento di una canzone “d’importazione” (con Mark Owen tra gli autori) resa umana nella sua appendice italiana dal testo dello stesso Marco e Ermal Meta (per ascoltarla in originale, Put The Light On è tra le bonus track su iTunes insieme a My Magnetic Heart, versione inglese di Non Passerai)

Se, nonostante la all star band (in parte la stessa di L’Amore È Una Cosa Semplice) e la produzione avvenuta in parte a Los Angeles, le collaborazioni ammmerigane non hanno poi fatto tanto bene a questo album, viene da chiedersi se non fosse stato meglio lasciar scrivere Marco (Solo 2.0 mi leggi?) o affidarsi di più a quelle italiane che, nella seconda parte del disco, hanno un risvolto decisamente migliore: La Valle Dei Re risolleva il destino dell’album, una meravigliosa canzone visionaria scritta da Cesare Cremonini, davanti a cui per l’ennesima volta ci togliamo il cappello ma anche tutti i vestiti, la bellissima Avessi Un Altro Modo (strappata, deo gratia, a Tony Maiello che avrebbe dovuto parteciparvi a Sanremo 2011) è scritta da Pier Cortese, il testo di 20 Sigarette è commovente e sincero (Marco, again) e anche Spari Nel Deserto (di Fossati / Mengoni) porta a casa il risultato con la sua ambientazione vintage.

Chiudono il disco Una Parola, esperimento dance riuscitissimo e Natale Senza Regali, bellissimo brano (potenziale supersingolo novembrino) scritto da Marco e Ermal dei La Fame Di Camilla, autore estremamente promettente.

La voce di Marco e le sue interpretazioni sono sempre perfette, i suoni sono curatissimi anche perché affidati a Michele Canova Iorfida, re della produzione italiana, che però qui pecca in esagerazione: se di solito la sua produzione esalta l’artista in questione, qui finisce per soffocarlo e, in alcuni passaggi, sembra quasi di ascoltare un album di Michele Canova con la voce di Marco Mengoni, ma sono minuzie da fissato, forse.

Il disco sembra, ma sottolineo sembra, un passo indietro rispetto al lavoro precedente, più azzardato e rischioso, con alcune canzoni decisamente migliori e pochissimi filler. Ma #prontoacorrere è un disco pop, Mengoni non voleva spiazzare, cosa che ha appunto già fatto, ma mostrare un nuovo lato di se forse più semplice, e la musica pop serve per emozionarsi in maniera semplice. La banalità in questo disco non c’è, sia chiaro, e l’unico difetto è quella serie di canzoni un po’ troppo sempliciotte all’inizio. Ma, se devo essere completamente sincero, anche io, ascoltando l’album in macchina, con quelle stesse canzoni, qualche lacrimuccia l’ho gettata. Quindi in alcuni momenti di vita ben vengano anche quelle canzoni. Marco è bravissimo e multiforme, lo sappiamo, ha ormai perso la patina e il cellophane dell’artista da talent show alla faccia di chi continui a pensare che appartenga a quella categoria. Ha ancora molte facce da mostrare, e mi affido come auspicio a una sua frase letta in un’intervista: «Spero di fare sempre dischi diversi». Te lo auguriamo.
scritto da Mm (@MarcoMm)

MARCO MENGONI
#PRONTOACORRERE
2013, Sony Music
★★★

disponibile in: CD / CD+DVD (contiene il documentario #DiarioDiUnSogno) / Digitale

Compralo su iTunes / Ascoltalo su Spotify

#01 L’Essenziale
#02 Non Me Ne Accorgo
#03 Non Passerai
#04 Un’Altra Botta
#05 La Vita Non Ascolta
#06 Pronto a Correre
#07 Bellissimo
#08 La Valle Dei Re
#09 I Got The Fear
#10 Avessi Un Altro Modo
#11 Evitiamoci (La Soluzione)
#12 20 Sigarette
#13 Spari Nel Deserto
#14 Una Parola
#15 Natale Senza Regali
iTunes Bonus Tracks
#16 My Magnetic Heart
#17 Put The Light On
Digital Booklet

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