zibba almalibre una cura per il freddoSabato mattina prima di Pasqua, sono ancora nel letto assopito, fuori dalle coperte l’aria è ancora fredda, decido di rimanere ancora un pò sotto le “pezze”. Sul comodino sonnecchiano insieme a me due libri, l’ultimo numero di Wired, il mio MacBook Pro e due cd arrivati il giorno prima di partire per il ponte pasquale. Decido di iniziare la mattinata in musica ascoltando musica nuova, uno dei due cd si  intitola “Una cura per il freddo” di un certo Zibba, quale titolo migliore per iniziare questa mattinata un pò freddina, anche se immagino che il titolo sia stato scelto così per effetto scenico piuttosto che per reale “calore emanato” dalla musica. La copertina del cd è anche molto da mattina infreddolita, con due piedoni nudi che si stagliano davanti a tutto.
Scarto incuriosito il cellophane apro il cofanetto ed infilo il cd nel lettore del computer. Solitamente prima di convertire un cd ed importarlo faccio un rapido zapping tra i brani per sentire se possa valere la pena di occupare prezioso spazio sul mio iPod/iPhone, ma questa volta ènon ci è voluto molto tempo, è stato amore a primo ascolto. Avete presente quando tutto intorno a voi è tranquillo e all’improvviso c’è qualcosa che vi da una scossa? Un colpo di fulmine?!?

Bè ecco questo è quello che mi è successo ascoltando la prima traccia del cd Una cura per il freddo. Mahllamore è un pezzo (anche se datato) che viaggia…, parte sornione, quasi a prenderti in giro e poi strang… una sgommata e via, inizia a snocciolarti note, violino, sax, chitarra, il basso galoppa e poi arriva la voce che scalda quasi da scottare, … mahllamore, chi mi tocca muore, gioco col fuoco e si sa… bello quel violino che fa cucù ogni tanto. Insomma il mio letto si trasforma da letargico giaciglio ad un zompettare di coperte e di piedi (non fate pensieri impuri) che seguono freneticamente il ritmo della canzone. Fortunatamente la seconda canzone dell’album “ordine e gioia” ristabilisce gli equilibri momentaneamente raffreddando un pò gli animi,  un pianoforte ad accompagnare la voce di Zibbra per poche strofe di relax. Relax che basta appena a riprendere fiato per affrontare il terzo brano, Una parola, illumina  che vede come protagonista un pianoforte Hammond (scusate se è poco) e la voce giamacheiggiante di Raphael, (oltre a quella di Zibba) che trasforma questo brano nel mio preferito dell’intero disco.

Poi gli altri brani li lasciamo scoprire volentieri a voi, vi segnaliamo solamente il brano Una parte di te, ascoltandolo vi sembrerà di vedere un film (si capisco che possa essere difficile vedere una canzone), uno di quei film capolavoro di Özpetek, vi scorreranno davanti delle immagini con quello stesso ritmo del grande regista, insomma un brano come se fosse un film.

Il resto del cd è un susseguirsi di emozioni e suoni piacevoli, per nulla ripetitivi  che spazziano tra vari generii lentie e veloci. L’unico neo, sono due brani su 15 che secondo il mio modestissimo parere non c’entrano molto, ma Zibba stesso lo dice in almeno di uno dei due brani, brani che in ogni caso non pregiudicano la bellezza di questo lavoro.

Decisamente consigliato l’acquisto.
Se volete maggiori informazioni su Zibba e la famiglia Almalibre vi consigliamo una visita al sito Zibba.it per avere un ascolto dei brani del CD fate un salto su MySpace.

Zibba – Almalibre
Una cura per il freddo
2010 – Edizioni Universal Music Italia srl – Cramps Music
★★★☆

Mahllamore
Ordine e Gioia
Una Parola, Illumina
La Saga di Antonio
Ammami
Dauntaun
Bon Voyage
Scalinata Donegato
L’odore dei Treni
Soffia Leggero
Rockenrol
Tutto è Casa Mia /Soffia Leggero swing reprise
Una Parte di Te
Quattro Notti
Dove Vanno a Riposare le Api

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